Bronson

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Jeremy A Overratted. Even the prison stuff wasn't that good. They tried to be too odd. I couldnt wait for it to be over. 1.5* Rated 1.5/5 Stars •  Rated 1.5 out of 5 stars 11/05/24 Full Review Kirill M Это настолько же скучно и однообразно, как и сидеть в тюрьме. Rated 2/5 Stars •  Rated 2 out of 5 stars 10/05/24 Full Review Jim S 20 minutes was way too long for me to waste on this show. Tom Hardy can do much better choosing his roles. This deserved to be a box office bomb. Rated 1/5 Stars •  Rated 1 out of 5 stars 08/28/24 Full Review Nate J I’m giving this a 6 because I kind of hate “tough guy” movies, but the filmmaking was very well done with a loony, dedicated performance by Tom Hardy. It takes no shame in its almost heavy handed allusions to “A Clockwork Orange”. The colors are vivid and pop, and the landscapes of Old England are inspiring. It has a very dark knowing sense of humor. Tom Hardy gives a 110% to this character (as usual). A frenetic yet sleepy film with a not for the faint of heart warning. Recommended. Rated 3/5 Stars •  Rated 3 out of 5 stars 07/17/24 Full Review Tim D How this didn't get >90% we will never know. Rated 5/5 Stars •  Rated 5 out of 5 stars 03/24/24 Full Review Giuseppe S "Bronson" di Nicolas Winding Refn supera i confini della narrazione convenzionale, regalando un'esperienza cinematografica audace e avvincente. Il film, un omaggio deliberato all'estetica kubrickiana, ci introduce all'enigmatico Michael Peterson, magnificamente interpretato da Tom Hardy, la cui performance magnetica è nulla meno di un tour de force. In questa esplorazione biografica surreale, Refn cattura l'essenza di un uomo la cui esistenza prospera nel caos. La rappresentazione di Hardy di Peterson, che adotta il soprannome di Charles Bronson, è uno spettacolo di fisicità grezza ed energia incontenibile. La testa rasata, il trucco da clown minaccioso e un baffo da opera comica creano un'immagine indelebile di un personaggio la cui imprevedibilità tiene il pubblico sul filo del rasoio. La struttura del film, reminiscente di una narrazione episodica, amplifica la sua stranezza e umorismo nero, sfidando le convenzioni delle banali storie biografiche. Ogni episodio si svolge in uno scenario di spazi grandi e bloccati e movimenti di macchina fluidi, magistralmente orchestrati da Refn e dal direttore della fotografia Larry Smith, collaboratore di Kubrick. Questa scelta deliberata immerge il pubblico in un mondo che riflette la psiche erratico di Bronson. L'impegno di Hardy nel ruolo è evidente in ogni fotogramma. Dai movimenti esplosivi e imprevedibili ai momenti di relativa tranquillità, naviga il film con una temerarietà che confina con l'ipnotico. La sua interpretazione diventa un mezzo attraverso cui il film esplora il sottile confine tra follia e arte, sfumando i confini tra realtà e performance. "Bronson" evita spiegazioni e motivazioni tradizionali, abbracciando una purezza temibile che rifiuta di dissezionare la psiche del suo protagonista. L'assenza di un retroscena ordinato aggiunge impatto al film, lasciando gli spettatori con un senso di smarrimento nichilista. La decisione di Refn di far parlare le azioni di Bronson più delle parole mostra l'audacia di un autore nel creare una narrazione che sfida le aspettative. In conclusione, "Bronson" è un trionfo cinematografico: una sinfonia visiva che eleva la narrazione a forma d'arte. La performance elettrizzante di Tom Hardy, unita alla visionaria regia di Refn, regala un pezzo di cinema audacemente audace. Questo film non è solo un'esperienza visiva; è un'immersione nel mondo caotico e affascinante di un uomo che sfida la definizione. Rated 4.5/5 Stars •  Rated 4.5 out of 5 stars 02/04/24 Full Review Read all reviews

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