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I only give Alien Encounter (or Alien Exorcism, depending on your geographical location) 1/10 (half a star) solely for the entertainment value it provides.
An Italian language production, the DVD release of the film in the UK is presented with English dubbed audio from a seemingly terrible translation. This creates confusion in the first few minutes as it appears the audio and video are out of sync before the viewer realises this fact.
From here on in hilarity ensues and if you accept Alien Encounter as the worst film ever made in any language (it's really that bad) and I can't see how anyone wouldn't when everything - and I mean everything (acting, dubbing, cinematography, dialogue, story, logic even...) - is just so terrible you will have an enjoyable time with this.
Rated 0.5/5 Stars •
Rated 0.5 out of 5 stars
01/27/23
Full Review
Audience Member
Sorry Italian / English, mechanical.
An evening without boundaries.
The future of film depends on man. But it is also true that the very future depends on the "sources", which allow the film to live in order to better express themselves. So, the film and consequently the whole sector of knowledge is bound to the decision-making power of one or more "heads". The paradox that I think is that very often, the countries in which the hard cash runs in streams and tinkling sound, creating products for the general public, most often mediocre. Another variable concerns the needs of the public. The film has almost everything I told him everything. The people are fed out from the rooms with a long muzzle and "thinner" economically. In a few years, if not start a serious "research", with funds allocated to it by professionals to the objectives set, people will approach the box office, but will go back or a smile or with her nose wrinkled. Why? And 'enough' to see with the mind "through posters, flyers and more.
The film directed by Varo Venturi is inspired by traditional sources or "renewable"? At second, I understand. The risk that follows is that of a post-traumatic shock vision. I expect a certain story, I find another. In "6 days on earth" will not fit the classic attacks the planet Earth by alien communities, have no place million dollar technology and so on. Find a place, however, a tantalizing story and scientific study. E ', the latter, I prefer the look. The scientific advice was given to prof. Corrado Malanga. Research chemist at the University of Pisa and leading on the world on issues related to alien abduction (abduction). People "put forward", abducted by aliens, mostly do not have memories, memory traces of these events. Physical traces that cictrici small, however, may be present on the body dell'addotto. This demonstrates the coupling of micro-systems. "Recover" the memory, possible through regressive hypnosis and neuro-linguistic programming, is the basis for allowing these people to regain the lost well-being.
Another question - The abductee is a sick person? I understand and can answer NO! And 'the very concept of disease that must be revised; body, mind, soul, spirit, archetypes, phonemes and company are just some of the terms on which duty is to open an honest comparison. The film is also this, a common portal through which humans can and must show "not to be antagonistic," beyond belief. E ', then, a film that leads to knowledge sharing. The "scholars" are accustomed to using levels of confidentiality such as Restricted, Confidential, Secret, Top Secret, are admonished by our director, co-wrote with Giorgio Mondadori and Louise M. Fusconi, a story that has nothing to formal. The film respects the intelligence of the viewer through correct information, which may not agree to find scholars in the field. And it is the scholars that I appeal. As lively, dynamic or vivid, if academic discussions oriented to serve the people and not their own egos, they are welcome. This, too, is educating the cinema.
Good Click!
ITALIAN VERSION
Il futuro del cinema dipende dall'uomo. Ma è pur vero che questo stesso futuro dipende dalle "fonti", che consentono al cinema di poter vivere per meglio esprimersi. Quindi, il cinema e di conseguenza l'intero comparto del sapere è vincolato al potere decisionale di uno o più "capi". Il paradosso che ti fa riflettere consiste nel fatto che molto spesso, i paesi nei quali la moneta sonante corre a fiumi e con sonori tintinnii, creano prodotti destinati al grande pubblico, il più delle volte mediocri. Un'altra variabile riguarda le esigenze del pubblico. Il cinema ha raccontato tutto ho quasi tutto. La gente è stufa di uscire dalle sale col muso lungo e "dimagrita" economicamente. Tra pochi anni, se non si avvia una seria "ricerca", con fondi ad essa destinati, affidata a professionisti all'altezza degli obiettivi fissati, le persone si avvicineranno al botteghino; ma torneranno indietro o con un sorriso o con il naso arricciato. Perché? E' bastato "vedere con la mente" attraverso poster, locandine e quant'altro.
Il cinema del regista Varo Venturi si ispira a fonti tradizionali o "rinnovabili"? Alle seconde, mi par di capire. Il rischio che ne consegue è quello di un traumatico shock da post visione. Mi aspetto una certa storia, ne ritrovo un'altra. In "6 giorni sulla terra" non trovano posto i classici attacchi al pianeta Terra da parte di comunità aliene; non trovano posto le milionarie tecnologie e via di questo passo. Trovano posto, invece, una storia stuzzicante e la divulgazione scientifica. E', quest'ultimo, l'aspetto che preferisco. La consulenza scientifica è stata affidata al prof. Corrado Malanga. Ricercatore chimico, presso l'Università di Pisa ed esponente di spicco nel panorama mondiale su tematiche relative ai rapimenti alieni (abduction). Le persone "addotte", rapite dagli alieni, per lo più non hanno ricordi, tracce mnestiche di questi avvenimenti. Tracce fisiche cioè piccole cictrici, invece, possono essere presenti sul corpo dell'addotto. Ciò a dimostrazione di innesti di micro-impianti. "Recuperare" il ricordo, possibile attraverso l'ipnosi regressiva e la programmazione neuro-linguistica, è la base per consentire a queste persone di ritrovare il perduto ben-essere.
Altra domanda - L'addotto è una persona malata? Mi par di capire e di poter rispondere di NO! E' il concetto stesso di malattia che va rivisto; corpo, mente, anima, spirito, archetipi, fonemi e compagnia bella sono solo alcuni dei lemmi sui quali è doveroso aprire un sincero confronto. Il film è anche questo, un portale comunicativo attraverso il quale gli umani possono e devono dimostrare di "non essere antagonisti", al di là dei propri credo. E', dunque, un film che induce alla condivisione dei saperi. Gli "eruditi" abituati all'utilizzo di livelli di riservatezza quali Restricted, Confidential, Secret, Top secret, sono ammoniti dal nostro regista, cosceneggiatore con Giorgio Mondadori e Luisa M. Fusconi, di una storia che di formale non ha proprio niente. Il film rispetta l'intelligenza dello spettatore attraverso un'informazione corretta, che può non trovare d'accordo gli studiosi del settore. Ed è proprio agli studiosi che rivolgo il mio appello. Per quanto briose, dinamiche o vivaci, le discussioni accademiche se orientate a servire l'uomo e non il proprio ego, ben vengano. Anche questo cinema è educante.
Good Click!
Rated 4/5 Stars •
Rated 4 out of 5 stars
01/24/23
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