Alexsander F
Absolutamente fantástico, um filme que faz nos voltar para as realidades fundamentais da vida, é de um realismo insofismável. Um dos melhores filmes do Antonioni, e, um dos melhores que já vi na vida, lento e gradual, como-se deve ser os filmes de crônicas do cotidiano que tratam da existência como seu ponto principal. Uma obra-prima do cinema mundial, da época em que se dava para fazer muito com pouco. Da trilogia do realismo italiano de Antonioni esse é o trabalho que mais se destaca, mas, L'Avventura e L'Eclipse também são fundamentais para compreender os anseios daquela geração e da nossa também. "De onde viemos ?" "Para onde vamos?" "O que nós somos?".
Rated 5/5 Stars •
Rated 5 out of 5 stars
10/16/24
Full Review
Giuseppe F
A masterpiece. Wonderful atmospheres, story full of drama and reflections about love and society. Pure gold
Rated 5/5 Stars •
Rated 5 out of 5 stars
11/18/23
Full Review
Lorenzo 9
Giovanni (Marcello Mastroianni), uno scrittore di successo e la moglie Lidia (Jeanne Moreau), ci mostrano una loro giornata, che va dal mattino fino all'alba. Al mattino, i due si recano a visitare l'amico morente Tommaso, anch'esso uno scrittore. Il rapporto che legava i due protagonisti a Tommaso era alquanto diverso. Lidia lo "amava", era stato per lei un mentore. "Si parlava sempre di me e mai di lui"*, e la generosità con cui la trattava era paragonabile a quella di un padre, e fu forse questo il problema, dato che Lidia aveva sposato Giovanni al suo posto. Giovanni si mostra indifferente quando Tommaso decide di fare un brindisi: partecipa felice, mentre Lidia appare pacata e triste, pronta ad affrontare il lutto imminente, che si rivelerà all'alba seguente. Lidia afferma che, proprio perché Tommaso la amava, lei non riusciva a ricambiare il suo amore, poiché amava Giovanni, che parlava costantemente di sé. Giovanni è un cinico, un uomo tanto colto quanto furbo, che pensa solamente a se stesso (come nella dolce vita e 8 e mezzo). Non fa altro che sfruttare il suo talento per avere successo con le donne, un successo disimpegnato; il suo unico scopo è provare piacere carnale. Per questa ragione non si fa scappare l'occasione di "essere sedotto" da una ninfomane dell'ospedale e lo confessa alla moglie in maniera subdola. Lidia, consapevole fin da subito del destino del loro matrimonio, non finge stupore. La giornata prosegue con la presentazione del nuovo libro di Giovanni, durante la quale si scorge la Milano boriosa del tempo: fatta solo di apparenze: "quello che conta è quello che si dice, non le intenzioni". Tra gesta e domande cicliche e scontate, notiamo l'indifferenza di Giovanni, tanto che, quando una giovane sembra interessata alla sua personalità da scrittore, lui risponde in maniera fredda e distante, come se stesse dicendo inconsciamente (o forse no) "uno scrittore non ha nulla che non ha un normale operaio". Questa indifferenza potrebbe essere collegata ad una sua insicurezza, come se fosse consapevole che il vero scrittore, colui che meritava il successo non fosse lui, ma Tommaso. Giovanni è però sì un carnefice, ma anche vittima, intrappolato in un tempo in cui si è già detto tutto in tutti i modi:"Il problema non è scrivere, ma come scrivere".Il cinismo sembra essere l'unica soluzione per essere onesti con se stessi "il cinismo è la sola forma sotto la quale le anime volgari rasentano l'onestà" dice Nietzsche.
Arriva poi la notte, che dà il titolo a questa pellicola, in questo momento ritorna la componente sessuale, dove, in un locale notturno, si esibisce una ballerina in una danza erotica con un cocktail in bilico su alcune parti del corpo.
Giunge infine l'alba, il momento in cui tutto ha inizio, ma in questo caso, tutto ha fine. Lidia, la vera eroina dell'opera, decide di smettere con questa farsa e chiudere la relazione con Giovanni. Il momento della chiusura è il momento più sofferente di tutti perché si è consapevoli dei propri sentimenti. Lidia ha amato Giovanni ma ora questo amore è finito, e soffre per questo, vorrebbe che durasse in eterno: "vorrei essere già vecchia per averti dedicato tutta la vita, vorrei non esistere più, perché non posso più amarti". In questo momento Giovanni si pente delle proprie azioni e dice: "Non ti ho dato niente, mi rendo conto solo oggi che quello che si dà agli altri finisce per giovare a se stessi". Anche se pronuncia quest'ultima frase, non sembra pentirsi davvero, poiché l'orgoglio di uno scrittore di successo è infinitamente più grande di quello di una "semplice ragazza" di cui non ci viene nemmeno specificata la professione (sappiamo solamente che proviene da una famiglia ricca). Alla fine Lidia legge una poesia a Giovanni, che rimane incantato da quelle parole. Domanda chi sia stato a scriverle; Lidia risponde che l'autore era lui. Giovanni non sa ascoltare, è bravo a sentire, ma non ascolta mai. A questo punto Giovanni smette di parlare, vuole agire, vuole scopare, tutte queste parole sono inutili. Lidia non può abbandonarlo… Il film si conclude con questa scena raccapricciante in cui Giovanni cerca di avere un rapporto con Lidia, che inizialmente lo rifiuta, stanca di continuare quella farsa. Alla fine, (dopo la spregiudicata insistenza di Giovanni) sembra cedere, stanca di combattere, in una disperazione fisica oltre che mentale.
Probabilmente l'autore vuole lasciarci con un dubbio finale: "Lidia riuscirà a lasciare Giovanni? O il loro amore (finto) continuerà all'infinito?" "L'essere umano, una volta aver compreso i propri errori, ha il coraggio di correggerli, per intraprendere una nuova strada?" Ai posteri l'ardua sentenza.
Rated 4/5 Stars •
Rated 4 out of 5 stars
11/14/23
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Luca D
Only the second Antonioni film I've seen other than Blow-Up but both just seem like erotic montages where the main character wanders around their setting and random things happen to them. The climax was very real feeling and was the only part I liked. Probably won't watch again.
Rated 3/5 Stars •
Rated 3 out of 5 stars
07/19/23
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dave s
Michelangelo Antonioni's La Notte isn't so much a love story as it is a story about lost love. Giovanni (Marcello Mastroianni) is a respected novelist, married to the beautiful and introspective Lidia (Jeanne Moreau), who lives in his considerable shadow. Over the period of roughly a day, she comes to the realization that she no longer loves her husband, in part due to the fact that she believes that he no longer loves her. Made during what was probably Antonioni's most creative period, it is beautifully filmed in stark black and white and features great performances from the two leads, as well as from Monica Vitti in a supporting role as Giovanni's potential love interest. The memorable final scene on the golf course feels heartbreakingly real.
Rated 4/5 Stars •
Rated 4 out of 5 stars
03/30/23
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Randy B
lots of suspense, not gory, reminds me of "the shining"
Rated 5/5 Stars •
Rated 5 out of 5 stars
02/06/21
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