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      Leopardi

      2014 2h 17m Biography List
      Reviews 50% Audience Score 50+ Ratings The short life of illness-racked poet Giacomo Leopardi. Read More Read Less

      Audience Reviews

      View All (6) audience reviews
      Audience Member A passable historical movie with interesting premises but with bad acting (exception made for the lead, who was really, really good) and with bad, too jumpcut-ty and unfocused cinematography. Rated 2.5 out of 5 stars 01/16/23 Full Review Audience Member An impressive performance from the lead but this biopic of the famous Italian poet is a rather old fashioned piece which overstays its welcome and never fully engages. Rated 3 out of 5 stars 02/09/23 Full Review Audience Member Elio Germano is good but the film itself isn't very interesting to me. Rated 2 out of 5 stars 02/04/23 Full Review Audience Member Per realizzare un'idea a lungo accarezzata, Martone decide di seguire un percorso non certo semplice ed evita di blandire il pubblico con una biografia leopardiana che si accontenti di ripetere quanto del poeta è di pubblico dominio. Utilizzandone spesso le parole, il regista e la co-sceneggiatrice Ippolita di Majo restituiscono i tanti tormenti e le poche gioie dell'autore dei 'Canti': ne scavano a fondo l'animo, ma non si dimenticano di metterne in risalto una lucidità intellettuale che lo rendeva, per molti versi, in anticipo sui tempi grazie a una rielaborazione cinematografica concentrata sul messaggio universale anche a costo di lasciare in secondo piano, ad esempio, la passione patriottica. Sono tutti aspetti che danno la misura di un'ambizione notevole, percependo la quale lo spettatore si ritrova a guardare con maggiore indulgenza le pecche che pure ci sono, impedendo al film di raggiungere quel livello complessivo che ci si sarebbe aspettati dando un'occhiata agli ingredienti. Soprattutto nella prima parte, il coinvolgimento emotivo di chi guarda non riesce a scattare e questo malgrado la narrazione della difficile giovinezza nel 'natio borgo selvaggio' di Recanati ispezioni con cura la crescente fragilità del poeta nei confronti del mondo e, in special modo, dell'oppressivo padre Monaldo (Popolizio), la cui figura dimostra che a volte la cultura può inaridire l'animo. La ribellione di Giacomo vorrebbe essere urlata e invece è solo sussurrata, come nella splendida scena del faccia a faccia con il genitore e lo zio al confronto della quale altre parti finiscono per risultare assai meno incisive: al disotto delle attese la descrizione del (non-)rapporto con Teresa/Silvia (a parte il bel viso di Gloria Ghergo) e anche la messa in immagini de 'L'infinito' non ha la forza delle parole che accompagna. La scelta di inserire l'intero testo è comunque vincente, dimostrando che si può portare la poesia al cinema così da dimostrare quanto sia viva e attuale: non è l'unico componimento che si può udire, per intero o parzialmente, nelle due ore e un quarto abbondanti di durata, letto più che recitato dalla voce fuori campo di Germano, la cui meravigliosa prova nei panni di Leopardi è di sicuro una delle carte vincenti.dell'intero lavoro. L'attore romano, ovviamente sempre in scena, ricrea infatti una figura credibilissima e struggente in una di quelle interpretazioni che nobilitano una carriera: non sempre chi gli sta intorno appare all'altezza e forse la scelta di far parlare tutti quanti in una sorta di italiano 'anticato' ha contribuito a rafforzare una tale impressione. Se funzionano l'irruenza di Michele Riondino nei panni dell'amico Antonio Ranieri o la remissiva sorella Paolina di Isabella Ragonese (per non parlare della popolana di Iaia Forte) gli altri danno a volte l'impressione di recitare come un libro stampato con la conseguenza di raffreddare le emozioni: fuori fuoco appare poi Anna Mouglalis che, oltretutto, ha qualche anno di troppo per interpretare Fanny Targioni-Tozzetti, l'ispiratrice del Ciclo di Aspasia. Quando se ne innamora, Leopardi è infine riuscito a lasciare Recanati in una seconda parte di film separata dalla prima da un salto temporale di dieci anni: mentre il poeta si muove tra Firenze, Roma e Napoli, lo spessore emotivo cresce e, con esso, la qualità del racconto anche grazie ad alcuni scarti ricchi di immaginazione e fuori dai liniti del reale, come la bella resa dell'invettiva alla Natura. E' come se, avvicinandosi alla città natale, Martone decidesse di lasciarsi andare insieme al suo personaggio che ha un'ultimo sussulto di vitalità andando all'osteria in un basso e poi azzardando la visita a un bordello in una sequenza con più di un accento felliniano. Si tratta di un rilassamento che costa forse qualche minuto di troppo, ma conduce a una chiusa molto toccante sui versi de 'La ginestra', valorizzati dalle immagini della fotografia, assai efficace come in tutto il film, di Renato Berta e dalla musica elettronica di Sacha Ring che, alternandosi senza forzature con Rossini, sottolinea molti fra i passaggi più significativi aggiungendovi un notevole pathos - uno per tutti: lo struggersi di Giacomo ripreso dall'alto accanto all'Arno dopo il crollo delle illusioni su Fanny. Rated 3.5 out of 5 stars 01/14/23 Full Review Audience Member Wonderful interpretation of Elio Germano, he's really into. Rated 4 out of 5 stars 02/21/23 Full Review Audience Member Se non conoscessi Leopardi da questo film avrei imparato che era uno giovane poeta molto studioso, malato e che amava il gelato. Già solo da questo si dovrebbe capire come il film sia carente sotto quasi tutti i punti di vista. Hai come protagonista una persona che ha sofferto per tutta la vita e che ha portato questo suo risentimento nei suoi ragionamenti, un regista dotato e uno sceneggiatore intelligente andrebbero a scavare nella psiche dell'uomo per capire il perché del suo pessimismo. Invece ne "Il giovane favoloso" abbiamo una lagna di più di 2h e che ci dà le stesse informazione che ricaveremmo leggendo per 5 minuti la pagina di wikipedia dedicata al poeta. In più abbiamo una delle più iconiche poesie italiane (l'infinito) che nel film viene recitata da Elio Germano con la stessa enfasi di uno che legge lo scontrino della spesa. A volte mi chiedo perché ci sia bisogno di dare soldi a certe produzioni. Il voto si fa ancora più basso per l'amarezza scaturita dalla possibilità sprecata di fare un buon film partendo da un così interessante materiale. Rated 1.5 out of 5 stars 01/29/23 Full Review Read all reviews Post a rating

      Cast & Crew

      Movie Info

      Synopsis The short life of illness-racked poet Giacomo Leopardi.
      Director
      Mario Martone
      Producer
      Patrizia Massa
      Screenwriter
      Mario Martone, Ippolita Di Majo
      Production Co
      RAI Cinema, Palomar
      Genre
      Biography
      Original Language
      Italian
      Release Date (Streaming)
      Dec 16, 2017
      Runtime
      2h 17m